Prevenzione primaria
Un giorno il mio Maestro disse che virus e batteri stanno nello sporco. Poi lessi la storia del grande imperatore giallo Huang Ti che studiò come governare la terra e il proprio corpo con il Maestro Kuon Sin il quale gli diceva continuamente di lavarsi. Infine il Maestro insegnò a Huang Ti che la cosa principale è essere calmi, tranquilli, chiari e puliti. Nel 1996 durante un viaggio in Cina del Maestro Ming con i suoi allievi nell’Hubei presso il Wudang Shan, in un tempio taoista un monaco disse che la via migliore per la salute è calmarsi e lasciare che il corpo si autoregoli.
È evidente che tutte queste affermazioni sono metafore ma allora come fare in concreto per ottenere dei risultati per la nostra vita?
Iniziamo nel dire che per capire bisogna conoscere e per conoscere devo mettermi alla ricerca, mettermi in cammino. Posso arrivare fino alla libreria preferita e svuotarla di testi sul tema ma la cosa migliore sarebbe dotarsi di un buon paio di scarpe e iniziare un viaggio per incontrare persone e culture differenti.
Il M. Ming dice che la vita cammina. Ne consegue che camminare è far vivere la vita e dopo anni di studio ho capito che la vita vuole semplicemente vivere e noi dobbiamo facilitare il lavoro senza fare da impedimento, blocco alla vita stessa. Uno stimolo per mettersi in cammino è ritrovare il piacere per la biodiversità, sentirsi parte di un contesto da esplorare e di cui nutrirsi e non un soggetto al di sopra del contesto.
Il grande fisico Albert Einstein disse che un essere umano è parte di un intero chiamato universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l’allargamento del nostro circolo di conoscenza e comprensione sino a includere tutte le creature viventi e l’interezza della natura nella sua bellezza.
Dando uno sguardo alle tradizioni arcaiche leggiamo sempre i medesimi concetti ma espressi in modi differenti. Il medico Ippocrate: il primo grande medico è la natura. La malattia è evento anormale che nasce dallo squilibrio tra le forze del microcosmo cioè l’uomo e del macrocosmo cioè l’universo. Tiberio Claudio Menecrate, medico romano del 40 a.C. dichiarava che per mantenersi sani bisogna conoscere le leggi della natura e imparare a vivere in perfetto sincronismo con le sue leggi senza cercare di piegarle ai propri desideri. E ancora con Filostone di Locra nel IV secolo a.C: la durata della vita dei mammiferi è pari sei volte al tempo del loro sviluppo. Se consideriamo che l’uomo impiega circa vent’anni per maturare il suo sviluppo corporeo, dobbiamo dire che il suo ciclo vitale medio dovrebbe essere di centovent’anni. Moriamo prima perché non siamo stati capaci di vivere, o meglio perché siamo svincolati dalle leggi naturali che ci avrebbero guidati attraverso il tempo e lo spazio.
Ci serve un medico che ci aiuti a non ammalarci attraverso saggi consigli. Presso la scuola di Alessandria si diceva: mantenete attivi i vostri piedi e le vostre mani perché gli organi che si muovono, che vogliono vivere, anche se oppressi dalla vecchiaia, difficilmente vengono aggrediti dalle malattie.
Un vero e proprio esercizio di prevenzione primaria lo offrono le feste autunnali dette grandi eleusine che si svolgevano nell’Attica antica per nove giorni. Erano processioni in cui uomini e donne s’incamminavano cantando lungo la campagna, spiagge o boschi con passo lento e a piedi nudi. Per gli anziani i tragitti erano più lunghi di quelli per i giovani. Queste camminate si diceva preparassero lo scheletro ad affrontare meglio la pigrizia e il freddo invernale. Tornati dalla processione seguivano abluzioni in vasche o acqua di mare sotto la luna piena.
Tornando ai giorni nostri, pensiamo all’abitudine introdotta dai giapponesi di camminare tra gli altissimi cipressi dei loro boschi con l’obiettivo dichiarato da vari immunologi di rafforzare le difese immunitarie, ridurre lo stress, migliorare l’umore.
Camminare dunque e conoscere, mossi sempre da quella forza primaria, da quel drago Long Kan come lo chiamano i cinesi che sviluppa sia la forza interna del microcosmo che quella esterna del macrocosmo. Allora seguimi e proseguiamo il viaggio insieme…